La Scenografia per la televisione
Dalla magìa del teatro agli studi del Centro di Produzione televisivo, Guglielminetti consolida la ricerca scenografica con l’ausilio dei mezzi tecnologici (chromakey) ed originale intuizione visiva. Dal vivace palinsesto televisivo intrecciato con Ugo Gregoretti, dal Romanzo popolare (1975) alle Uova fatali (1976), all’avvincente viaggio polimaterico in Moby Dik con Carlo Quartucci (1972) , Guglielminetti concepisce con Piero Angela la mirabile visionarietà sensoriale de La macchina meravigliosa (regia di R. Costantini, 1990), fino ai cicli de Il regno degli animali di Giorgio Belardelli, Ezio Torta e Giorgio Celli ( 1993-1995).
Le sue raffinate scenografie costellano la storia della televisione italiana, in collaborazione con i registi Vito Molinari (Babau di I. Omboni, Paolo Poli e Vito Molinari, 1970), Leandro Castellani (Orfeo in paradiso, 1971), Romolo Siena (Sim Sala Bim. Magic Hall di Paolini e Silvestri, 1973), Silvio Ferri (Fonografo italiano, 1979), Antonello Falqui ( Al Paradise, di A. Falqui e M. Guardì, 1985). Un caleidoscopio cromatico di sicuro rigore stilistico, inconfondibile, come un prezioso mosaico.